Modulazioni: simulazione

In fase di sviluppo Stesura preliminare In fase di sviluppo

In questa pagina sono utilizzate le applet scaricabili dal sito www.etti.unibw.de/labalive e che trovate anche nel file modulazioni.zip (nota 1).

Modulazione di ampiezza

Possiamo utilizzare l'applet am.jnlp per simulare un segnale modulato in ampiezza.

All'avvio di am.jnlp è mostrato lo schema a blocchi del circuito (la cui analisi è riservata a chi studia in un indirizzo elettronico e/o telecomunicazioni). Gli aspetti a cui ci interessiamo:

All'avvio dell'applet sono mostrati due grafici, entrambi riferiti al segnale modulato presente all'uscita del circuito e pronto per essere trasmesso con un'antenna o più in generale al canale di comunicazione:

Modulazione AM

Se necessario è possibile vedere altri segnali cliccando sul segnale corrispondente

Attività 1

All'interno dell'applet am.jnlp, modificare i parametri della portante e della sorgente ed osservare come cambia il segnale modulato. Prima di proseguire due avvertenze:

Impostare i parametri dell'analizzatore di spettro

  1. Come cambia il segnale modulato se la sorgente cambia frequenza, per esempio 1,1 MHz oppure 0.5 MHz?
  2. Come cambia il segnale modulato se la sorgente cambia ampiezza?
  3. Quanto vale la banda occupata dal segnale modulato (nota 7)?
  4. Come cambia il segnale modulato se la sorgente diventa un'onda quadra con frequenza 500 kHz? Potrebbe essere utile modificare gli assi dell'analizzatore di spetto e confrontare il risultato con quando descritto in questa pagina
  5. Come cambia il segnale modulato se la sorgente diventa una sequenza casuale di bit (random square)?
  6. Come cambia il segnale modulato se la portante cambia frequenza?

Modulazione di frequenza

Possiamo osservare un segnale modulato in frequenza con l'applet fm.jnlp.

Di seguito come appare il segnale modulato nel dominio delle frequenza nel caso esemplificativo in cui:

Modulazione FM

Attività 2

All'interno dell'applet fm.jnlp:

  1. Modificare l'ampiezza della sorgente
  2. Modificare la frequenza della sorgente
  3. Modificare (di poco) la frequenza della portante (nota 3)
  4. Quanto vale la banda del segnale modulato? Si confronti, a parità di frequenza della sorgente, con quanto osservato al precedente punto 3 relativo all'AM

M-QPSK

Analizziamo una modulazione M-QPSK usando il file qpsk.jnlp; all'avvio oltre allo schema a blocchi sono presenti due altre finestre, una che mostra lo spettro in trasmissione ed uno le misura del BER. Possiamo chiudere entrambe le finestre, non significative, perlomeno all'inizio.

Segnale digitale casuale

Costellazione 4-PSK

4-PSK: spettro e dominio del tempo

Attività 3

  1. Come cambia la costellazione in ricezione al cambiare del rumore?
  2. Come, a livello qualitativo, il rumore influisce sul BER? Per visualizzare la misura occorre ciccare sull'omonima casella

QAM

La struttura del modulatore QAM è molto simile a quella del modulatore QPSK, al punto che nel mondo reale è possibile passare da uno all'altro con una semplice modifica del software. Anche con questo simulatore è possibile usare il file il file qpsk.jnlp; per simulare un modulatore QAM: basta cliccare su Simulation, quindi Setup e scegliere la costellazione che si vuole usare.

Di seguito una costellazione 64-QAM (o QAM-64) in cui ciascuno dei 64 simboli codifica 6 bit (26 = 64):

Costellazione QAM

Attività 4

Ripercorrere i passi già visti per il modulatore QPSK con un modulare QAM a scelta.

In particolare riflettere sull'impatto del rumore per i vari tipi di modulazione QAM

Note

  1. Per eseguire il codice occorre aver installato Java Runtime Environment (JRE) oppure IcedTea Web Start. Aspettatevi un consumo elevato di corrente usando questa applet, quindi batteria del PC che si scarica rapidamente e/o ventole rumorose
  2. Senza esagerare, per non sovraccaricare la CPU e rallentare troppo la simulazione
  3. L'applet, probabilmente a causa di un bug, mostra grafici non consistenti se la frequenza della portante sale oltre i 10 kHz
  4. Alcune immagini sono tratte da www.etti.unibw...generation. Per chiarezza non si sono indicate le grandezza presenti sugli assi
  5. La banda di questo segnale AM è 2 MHz
  6. Ancora meno nel dominio delle frequenze, perlomeno se ci si limita al modulo del segnale modulato
  7. In questo esempio, per regioni grafiche, la frequenza della portante è solo di poco superiore a quella del segnale sorgente
  8. Nelle modulazioni digitali la portante è sempre sinusoidale
  9. Quello indicato è il Δf per un bit rate di 1 Mbit/s
  10. Un ragionamento qui non sviluppato nei dettagli: quale legame tra il bit rate e la frequenza massima del segnale, tenendo conto che un'onda quadra ha banda teoricamente infinita? Qui una traccia
  11. In alternativa: riuscire a trasmettere alla velocità richiesta utilizzando la minor banda possibile
  12. Il nome deriva dal circuito usato per generare questo segnale, partendo da due sinusoidi in quadratura, cioè sfasate di 90°
  13. Il calcolo analitico dello spettro del segnale FM è piuttosto articolato


Pagina creata nel maggio 2021
Ultima modifica: 16 febbraio 2023


Licenza "Creative Commons" - Attribuzione-Condividi allo stesso modo 3.0 Unported


Pagina principaleAccessibilitàNote legaliPosta elettronicaXHTML 1.0 StrictCSS 3

Vai in cima