Teorema di Thévenin

Casa Thevenin

Il teorema di Thevénin permette di semplificare una rete sostituendo un circuito complesso con uno più semplice.

Generatori di tensione

Alimentatori e batterie erogano una tensione più o meno costante che dipende da svariate variabili la più importante delle quali è, in molti casi, il valore della corrente erogata: all'aumento della corrente corrisponde una diminuzione della tensione ai morsetti di uscita.

Un modello che descrive il comportamento di un alimentatore è il generatore di tensione. In particolare siamo qui interessati a due tipologie di generatori di tensione: ideale e reale.

Generatore ideale di tensione

La tensione ai capi di questo componente è costante e non dipende dalle condizioni esterne. In un circuito può essere rappresentato da vari simboli, tutti tra di loro equivalenti per i nostri scopi:

Simboli di generatori ideali di tensione

Il comportamento di un generatore ideale di tensione può essere rappresentato graficamente dalla sua caratteristica volt-amperometrica, cioè un grafico cartesiano che lega la tensione presente ai morsetti di uscita con la corrente erogata (nota 2). Per quanto appena detto tale grafico è una retta parallela all'asse delle correnti. Il grafico seguente è. per esempio, relativo ad un generatore di tensione ideale da 5 V:

Generatore ideale di tensione: grafico corrente/tensione

Generatore reale di tensione

La tensione ai capi di questo componente diminuisce quando la corrente aumenta. In un circuito è disegnato come due componenti in serie:

VEQ e REQ devono essere considerati non separabili e costituenti un unico componente:

Generatore reale di tensione

Anche il comportamento di un generatore reale di tensione può essere rappresentato graficamente dalla sua caratteristica volt-amperometrica. Tale grafico è una retta inclinata rispetto agli assi e non passante per l'origine:

Il grafico seguente (nota 2) è, per esempio, relativo ad un generatore reale con tensione a vuoto di 5 V e resistenza d uscita di 4,17 Ω (ICC = 1 200 mA)

Generatore reale di tensione: grafico corrente/tensione

Osservando il grafico possono essere ricavati i due parametri che descrivono un generatore reale di tensione:

Enunciato

Il teorema di Thévenin afferma che qualunque bipolo lineare è equivalente agli effetti esterni ad un generatore reale di tensione.

L'enunciato è semplice, ma i termini tecnici presenti devono essere ben compresi. Utile seguire i link proposti nel precedente paragrafo!

Si noti che il teorema fa riferimento a generici bipoli lineari, quindi non solo ai generatori di tensione propriamente detti. Inoltre la condizione di linearità può a volte essere considerata secondaria, soprattutto se si considera solo una parte della curva caratteristica. Possiamo quindi pensare al circuito equivalente secondo Thévenin di dispositivi quali una porta logica o un sensore di temperatura.

A volte l'applicazione anche a circuiti non particolarmente complessi è laboriosa (se veda per esempio la pagina Theveni: esercizi). Più semplice l'applicazione in laboratorio, soprattutto osservando il grafico relativo ai generatori reali.

Bipoli non lineari

Il teorema di Thévenin non è applicabile ai circuiti non lineari.

In alcuni casi però il legame tra tensione e corrente assomiglia molto al grafico tipico dei generatori di tensione reali, soprattutto se si considera la parte normalmente utilizzata nelle applicazioni concrete. Per esempio quello di seguito mostrato è tratto dai fogli tecnici dell'ATmega328, il processore utilizzato da Arduino UNO (nota 2). Tale componente, come tutti i circuiti digitali, non è lineare, ma il grafico è praticamente lo stesso e difficilmente ci si accorge che quelle mostrate non sono rette (nota 3)...

Arduino: tensione e corrente di uscita

In base a questo grafico possiamo ritenere che questo integrato digitale si comporta in modo simile ad un generatore di tensione reale e stimare che:

Note

  1. Questa definizione è poco rigorosa. Più corretta, ma meno operativa, la seguente: un circuito è lineare se è possibile applicare il principio di sovrapposizione degli effetti
  2. Tensione e corrente sono a volte rappresentate sulla'asse X, a volte sull'asse Y
  3. Il legame tra tensione e corrente dipende anche da altre grandezze, per esempio la temperatura


Data di creazione di questa pagina: novembre 2019
Ultima modifica: 11 ottobre 2023

La fotografia di apertura, come ben noto agli aretini, non c'entra nulla con Léon Charles Thévenin.


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