Caratteristiche elettriche

Laboratorio: porte logiche

L’obbiettivo della prova è verificare in laboratorio la tabella di verità ed alcune caratteristiche elettriche delle porte logiche. Inizieremo inoltre a consultare i fogli tecnici (data sheet) di un componente digitale. 

Se disponete di Arduino, meglio utilizzare la pagina Laboratorio: caratteristiche elettriche dei circuiti digitali, con Arduino.

IMPORTANTE - Seguire rigorosamente la sequenza delle operazioni

Porta in tecnologia CMOS (serie 40xx oppure 74HCxx)

Per i primi due dei punti seguenti è necessario disporre dei fogli tecnici del componente da utilizzare, in formato cartaceo (ok, cose da ventesimo secolo...) oppure digitale.

Per cercare un foglio tecnico su Internet usare un motore di ricerca qualunque e scrivere il nome del componente (per esempio: HCF4008 oppure CD4010 oppure 74HC04 oppure 74HCT08) seguito da PDF oppure data sheet. Si consiglia l'uso del sito di un produttore (per esempio www.ti.com, www.nexperia.com, www.st.com, www.onsemi.com...) o siti di università o scuole (nota 1).

1. Individuare la funzione logica e la piedinatura (pin-out) del circuito integrato che vi è stato consegnato, consultando i fogli tecnici e, se serve, la pagina Porte logiche:

Attenzione alla numerazione dei piedini, in senso antiorario; in particolare occorre individuare il pin numero uno facendo riferimento al semicerchio inciso nel contenitore (evidenziato qui sotto in rosso) oppure al punto (evidenziato in blu).

Come esempio, di seguito il pinout del circuito integrato 74HC00 (quattro porte NAND):

Il pinout di un 74HC00

2. Individuare sui fogli tecnici la massima e la minima tensione di alimentazione raccomandata. Non utilizzare la tabella Absolute Maximum Ratings / Limiting Values, ma i contenuti della tabella Recommended Operating Conditions. Leggere la breve descrizione in genere presente sotto la tabella stessa, consultando se necessario la pagina Caratteristiche elettriche delle porte logiche.

3. Per alimentare il circuito utilizzeremo a scelta:

È ovviamente necessario disporre di un qualche connettore semplice da collegare alla breadboard, come per esempio il micro-alimentatore nella fotografia di apertura.

4. Inserire con convinzione il circuito integrato nella breadboard prestando attenzione all’orientamento e a non piegare o spezzare i pin

5. Collegare i pin di alimentazione alle apposite linee sulla breadboard ( a volte individuate da + e -, rosso e nero - nota 7) utilizzando un filo rosso (VCC) ed uno nero (GND)

Per evitare problemi quando il circuito si farà complesso, l’uso dei colori corretti per i fili è fortissimamente raccomandato; meglio: è obbligatorio!

Misurare con un multimetro oppure con l'oscilloscopio la tensione di alimentazione, in genere ± 5% del valore nominale.

6. Scegliere una delle quattro porte, collegare i due ingressi della porta a GND (L oppure 0 logico) e misurare la tensione di uscita con il multimetro usato come voltmetro: puntale nero collegato a massa, puntale rosso all’uscita della porta. Se usate un oscilloscopio: sonda collegata all'uscita, "coccodrillo" collegato a massa.

Misurare la tensione in ingresso

Riportare le misure in una tabella simile alla seguente:

VCC = 5,13 V A B VIN A VIN B VOUT
  L L   0 V  
  L H   5,13 V  
H L    
  H H      

Verificare la corrispondenza con la tabella di verità descritta alla pagina Porte logiche e con le tensioni descritte alla pagina Caratteristiche elettriche dei circuiti integrati digitali.

7. Collegare i due ingressi a VCC (H oppure 1 logico) e misurare la tensione di uscita con il multimetro. Verificare la corrispondenza con la tabella di verità

8. Collegare un ingresso a 1, l’altro a 0 (e viceversa) e verificare la corrispondenza con la tabella di verità

9. [Approfondimento] Verificare il funzionamento utilizzando un'alimentazione a 3.3 V invece che 5 V

Porta AND, OR, NOT...

1. [ Approfondimento, utile solo se rimangono dubbi sul punto precedente ] Effettuare le stesse operazioni di cui al punto precedente con un circuito integrato diverso, contenente una diverse porta logica.

Corrente di uscita (1)

1. Collegare in uscita alla porta logica una resistenza di qualche centinaio di ohm, collegato verso massa:

NAND e resistore

2. Collegare l’alimentazione. Collegare i due ingresso A e B a massa (livello logico basso).

3. Misurare la tensione di uscita della porta logica con il multimetro oppure con un oscilloscopio  e confrontarlo con quanto misurato nella prova precedente; calcolare la corrente di uscita a partire dai precedenti dati (nota 4). Riportare questi dati in una tabella:

VCC = 5,13 V; R = 560 Ω A B VOUT IOUT
  L L                
  L H    
H L  
  H H    

Suggerimento sempre utile: IOUT = IR1 = VR1 / R1  (legge di Ohm)

7. Sostituire la resistenza con una circa doppia e, successivamente, con una circa metà. Come varia la tensione di uscita, la corrente di uscita (nota 4), la tabella di verità?

8. Disegnare un grafico che mostra il legame tra corrente di uscita e tensione di uscita della porta logica per il livello logico alto in uscita (nota 6)

9. Commentare i risultati descritti dal grafico. La corrente massima in uscita da una porta logica quanto vale? Questa informazione è presente nei fogli tecnici?

Corrente di uscita (2)

1. Collegare in uscita alla porta logica un resistore di qualche centinaio di ohm collegato verso VCC

2. Disegnare lo schema elettrico del circuito descritto al precedente punto; utile consultare questo esercizio

3. Che percorso fa la corrente? Sembra entrare dall’uscita della porta logica...

4. Raccogliere in una tabella i valori della tensione di uscita e della corrente di uscita per il livello logico basso. Utilizzare le stesse tre resistenze già utilizzate in precedenza

5. Inserire in un grafico il legame tra tensione di uscita e corrente per il livello logico basso. Commentare questo risultato

[Approfondimento] Corrente di ingresso

1. Collegare il pin di ingresso a VCC (oppure massa) non utilizzando un filo, ma una resistenza di 100 kΩ

2. Misurare la tensione ai capi di questo resistore e calcolare con la legge di Ohm la corrente corrispondente (che sarà molto vicina a 0 µA). Eventualmente usare una resistenza più grande

3. Secondo i fogli tecnici: quanto vale la corrente di ingresso (attenzione alle colonne massimo/minimo/tipico)

Note

  1. Se volete evitare pubblicità invasiva, meglio escludere siti che, genericamente, contengono "datasheet" o simili nel loro URL.
  2. Lo schema elettrico usa i simboli dei componenti e non la loro immagine. In genere negli schemi l’alimentazione non è disegnata, ma ovviamente deve essere presente
  3. Useremo la scheda Arduino solo come sorgente di alimentazione e quindi non serve scrivere codice o installare software
  4. La corrente in uscita è la stessa che scorre nel resistore
  5. Quasi tutti i power bank si spengono automaticamente dopo pochi minuti quando, come in questo caso, la corrente è piccola
  6. Se avete seguito alla lettera le istruzioni avete quattro valori per tensioni e correnti (pur avendo usato solo tre resistenze...)
  7. Soprattutto nel mondo anglosassone per la massa è utilizzato il colore blu invece che nero


Pagina creata nel settembre 2020
Ultima modifica: 24 gennaio 2025


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