Adulto e vaccinato

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In questa pagina scrivo qualche mia opinione personale su come affronto il COVID-19, giusto per spiegare a chi me lo ha chiesto cosa condivido e cosa no dei tanti comportamenti che ciascuno di noi segue o propone.

Chiariamo, ho scritto opinione personale:

Penso che le due parole sopra evidenziate sono state negli ultimi mesi dimenticate da un po' troppi scienziati, medici, opinionisti e politici. Per non parlare di giornalisti e di chi si informa su internet.

Premessa

Sono lontano dall'essere un esperto, i miei studi in materia sono piuttosto scarsi: un paio di esami di ingegneria applicata alla medicina, qualche corso di sistemi non lineari, statistica e matematica. La mia esperienza sul campo ancora minore.

Le mie convinzioni sul COVID-19 si sono formate a partire dal primo articolo che ho letto sull'argomento, oramai datato, ed altri che nel tempo si sono susseguiti (nota 6). Tutti hanno in comune due aspetti che ritengo indispensabile usare in modo congiunto:

Per entrambi questi aspetti la strada da percorrere è lunga, ma è quella giusta. Gli ostacoli sono:

Vi è anche un altro aspetto rilevante: sono articoli non scritti da medici o virologi. Non stupisca questa mia scelta: il loro mestiere è fare ricerca e curare i malati; per analizzare l'andamento delle epidemie servono soprattutto competenze statistiche.

Ovviamente: pagina in evoluzione! Sono sempre graditi i suggerimenti.

Un'unica certezza: questa pagina vale meno di uno studio scientifico (nota 10) e molto più di un qualunque dibattito televisivo o social.

Lockdown

Penso che sia (stato) uno strumento utile per limitare, nel breve periodo, la diffusione dalla pandemia.

Il lockdown è stato uno strumento di emergenza per evitare picchi di ricoverati in ospedale durante la prima ondata del COVID-19 e permettere la predisposizione delle contromisure idonee per le successive ondate. Ha raggiunto il primo obbiettivo; il secondo, almeno nella scuola, direi di no (nota 1): in un anno abbondante è cambiato poco o nulla. Per fortuna ritardare di un anno i picchi è servito per avere vaccini efficaci e, spero a breve, medicinali.

Conclusione: spero che il lockdown non torni più, né il primo duro e puro, né i seguenti. Ma temo di sbagliarmi.

Sanificazioni, disinfezioni delle mani, guanti, elbow bump

Non penso siano prassi utili per sconfiggere la pandemia.

Il motivo del mio scetticismo è che non mi sembra di aver visto studi significativi che dimostrino la trasmissione del virus per contatto con oggetti o persone infetti. Magari molti studi in laboratorio, ma poco o nulla sull'infezione all'uomo per questo motivo nel mondo reale.

Alcuni comportamenti in questo ambito poi mi sembrano assurdi; perché, per esempio, sanificare un'aula scolastica (nota 1) dopo mesi di chiusura? Oppure quale il senso di indossare per l'intera giornata guanti monouso che diventano sempre più sporchi, visto che nessuno li lava mai? Oppure quale il senso di evitare la stretta di mano con persone con cui si viaggia o lavora fianco a fianco per ore?

Ho trovato però alcuni effetti di queste pratiche particolarmente positivi:

Conclusione: direi che queste pratiche hanno poco a che fare con in COVID-19, ma hanno portato una botta di civiltà in molti aspetti delle nostre vite, perlomeno in alcuni casi.

Mascherine

Penso che sia uno strumento debole per limitare la diffusione dalla pandemia.

Il movimento NO-MASK è ampio (beh, relativamente ampio), combattivo e combattuto. Mi sembra che molto del dibattito nasca intorno ad una domanda: quale è lo scopo della mascherina? La risposta a questa domanda, se corretta, penso possa abbattere molto le discussioni.

Alcuni motivi per NON indossare la mascherina (nota 3):

Vero È difficile e poco piacevole mangiare o baciare. Personalmente, in queste situazioni, preferisco stare all'aperto, anche in inverno, oppure a casa mia

Vero È difficile infilarsi le dita nel naso. Ve beh, questo potrebbe anche essere un buon motivo per indossarla

Non vero È impossibile parlare o respirare indossando una mascherina. Ciò è falso, penso sia una scusa di chi magari non l'ha mai indossata; oppure una convinzione dovuta a condizionamenti esterni e preconcetti; oppure la mascherina è sporca, riutilizzata o difettosa. Ma siamo lontanissimi dalla difficoltà respiratoria... Da quando sono disponibili indosso solo mascherine FFP2, anche per far lezione: mai nessun problema (nota 1)

Non vero Fa spaventare i bambini. Direi più o meno come portare la barba o gli occhiali; per non parlare di certe facce...

Non vero La libertà di ammalarmi è solo mia! Premetto che, a volte, bisogna ringraziare il Cielo di non veder soddisfatti i propri desideri... Comunque la mascherina serve a poco o nulla per difendere se stessi da questo virus, quindi meglio trovare una strada più efficace per esercitare la libertà di ammalarsi

Non vero Combatto i poteri forti che vogliono imbavagliarmi. Ve beh, se la pensate così, questo potrebbe essere anche un buon motivo per indossarla: protegge dagli effetti delle scie chimiche e, se integrata con una rete in rame OFC, anche da quelli del 5G ;-)

Alcuni motivi per indossare la mascherina (nota 3):

Vero Se si è ammalati, la mascherina riduce il rischio di infettare altri. Ogni volta che si parla, si grida o si starnutisce vengono emesse goccioline che possono finire sulle persone che stanno intorno. La mascherina ferma, almeno in parte, l'emissione diretta delle goccioline e quindi dell'eventuale virus in esse contenuto

Vero (indipendentemente dal COVID-19) Protegge gli altri mentre si prepara il cibo o si esegue un intervento chirurgico. A ben pensarci dovrebbe essere una buona norma di civiltà, non solo durante una pandemia

Vero (indipendentemente dal COVID-19) Indossare la mascherina è un modo per essere gentili con la persona con cui si parla nel caso di alito pesante

Non vero La mascherina chirurgica mi protegge dal virus. Questa mascherina protegge poco o nulla la persona che la indossa perché l'aria entra lateralmente, senza praticamente ostacoli. Se il virus è presente nell'aria lo si respira e quindi ci si potrebbe infettare indipendentemente dall'uso della mascherina

Non so... La mascherina FFP2 mi protegge dal virus. Questo tipo di mascherina filtra tutta l'aria inspirata e quindi ferma gran parte delle particelle più grosse (il 95% del PM2.5, cioè delle particelle con dimensione superiore a 2.5 µm), ma è poco efficace nel trattenere l'aerosol (nota 4). Le dimensioni del SARS-CoV-2 sono ancora più piccole, dell'ordine di 0,1 µm. Sono convinto che la FFP2 sia una difesa blanda contro il COVID-19, soprattutto quando si è in 32 nello stesso locale, per molte ore consecutive (nota 1).

Conclusione: in genere, in luoghi chiusi ed in presenza di altre persone, indosso una FFP2. A me non dà particolare fastidio e forse un po' protegge gli altri e me stesso; mi sembra anche di fare un atto di attenzione verso i presenti, più o meno per la stessa ragione per cui, nelle medesime situazioni, non tolgo le scarpe (nota 2).

Per anni ho affittato casa ad un attore del trio dei Tretré. Sull'uso obbligatorio delle mascherine all'aperto, anche se si è da soli, mi viene in mente un suo tormentone degli anni '90 del secolo scorso: A me, me pare 'na strunzata.

Distanziamento fisico

Penso che sia uno strumento debole per limitare la diffusione dalla pandemia.

Faccio notare che non ho usato il termine sociale, ma fisico. Non è una distrazione!

Le goccioline di saliva arrivano a qualche metro di distanza da chi le emette, dipende dal volume di aria espirato e dalla velocità. In pratica se si respira a bocca chiusa il droplet cade verticalmente o quasi, parlando arriva ad un metro o due, stranutendo anche a cinque o dieci metri. Con le goccioline di saliva, viaggia anche il virus se presente nella persona che le emette.

La trasmissione del virus SARS-CoV-2 sembra però avvenire principalmente attraverso l'aerosol (nota 4), soprattutto se si permane a lungo in un ambiente chiuso e affollato, per esempio un'aula scolastica (nota 1). Penso che l'analogia migliore per questo e per tutti i virus airborne sia il fumo della sigaretta, con le differenze che i virus non si vedono e non puzzano. Per l'aerosol, le distanze sono sostanzialmente ininfluenti...

Conclusione: in genere, quando posso e voglio, rimango distanziato dalle persone, cosa che ritengo forse utile all'aperto, ma non sufficiente al chiuso, soprattutto in un'aula scolastica (nota 1).

Aereazione dei locali

Penso che sia uno strumento utile per limitare la diffusione dalla pandemia.

Un virus che si diffonde come il fumo di sigaretta lo si combatte stando all'aperto, con un impianto di ventilazione meccanica (UTA) o tenendo le finestre aperte. Nella scuola la prima soluzione è poco praticabile, la seconda non la si vuole perseguire, la terza è, per esclusione, quello che si può fare.

Ovviamente, oltre ai NO-VAX e ai NO-MASK, esistono anche i NO-FIN che accampano scuse banali (fa freddo...) per non adottare questo semplice presidio. In realtà la temperatura interna, per esempio di un'aula scolastica con le finestre aperte, è assolutamente adatta ad essere umano adeguatamente abbigliato, soprattutto se ha meno di vent'anni (nota 5).

Conclusione: quando faccio lezione cerco (riuscendoci...) di tenere una finestra almeno parzialmente aperta, garantendo una aerazione (quasi) sufficiente (nota 9).

Vaccino

Penso che sia uno strumento utile per limitare la diffusione dalla pandemia.

Il movimento NO-VAX è ampio (beh, relativamente ampio), combattivo e combattuto. Mi sembra che molto del dibattito nasca intorno ad una domanda: quale è lo scopo del vaccino contro il COVID-19? La risposta a questa domanda, se corretta, penso possa incanalare correttamente le discussioni.

Vediamo il motivo che mi ha convinto a farmi vaccinare:

Vero Il vaccino, nel caso di infezione, protegge me stesso da conseguenze gravi. Ho letto in analisi convincenti che, quando un vaccinato viene infettato, ha l'80% in meno di probabilità rispetto ad un non vaccinato di essere ricoverato in ospedale ed il 90% in meno di finire in terapia intensiva o peggio. Mi basta!

Vediamo i motivi che ho analizzato e ritenuto non validi:

Non vero Il vaccino mi proteggerà al 100% dal COVID-19 e dalle sue conseguenza. È falso ed anti-scientifico garantire certezze in campo medico, sempre. In particolare il vaccino sembra solo abbassare di poco il rischio di infezione e non azzera il rischio di gravi conseguenze. Più o meno come la cintura di sicurezza che non garantisce l'incolumità in caso di incidente (ma preferisco indossarla, dovesse mai servire)

Non vero Il mio vaccino aiuta a proteggere che mi sta intorno. Un vaccinato può essere veicolo di infezione come un  non vaccinato, forse solo un po' meno. Comunque in questo ho pensato prima a me stesso e solo dopo agli altri. Beh, no: forse in questo aiuto un pochino tutti, sperando di lasciare libero il mio posto in terapia intensiva dovesse, Dio non voglia, servire loro

Non vero Un giovane difficilmente ha conseguenze nel caso di infezione. Il problema è che... venti anni li ho compiuti tanto, tanto tempo fa. Comunque: non è vero neppure per un ventenne

Certamente ho avuto qualche dubbio:

Non so... Non si conoscono eventuali conseguenze a lungo termine del vaccino. Dubbio ampiamente bilanciato dal fatto che sono note con certezza le conseguenze del long-covid

Non so... La vaccinazione può avere effetti indesiderati, anche gravi. La cosa è vera, come per qualunque pratica medica (esempio: bugiardino dell'aspirina); soprattutto temo il rischio di incidente stradale nel percorrere in automobile i 10 km che mi separano dal centro vaccinale. Dubbi ampiamente bilanciati dal rischio costituito dal COVID-19

Non so... Ho paura delle iniezioni. No comment

Conclusione: terza dose fatta, appena ne ho avuto la possibilità.

Certificazione verde

Penso che sia uno strumento poco utile, mal congegnato e tutt'altro che scientifico per ridurre gli effetti della pandemia.

In pratica si permette solo alle persone vaccinate o con tampone recente di muoversi liberamente, ponendo limitazione significative a tutte le altre.

Questo provvedimento è stato motivato in vario modo, in genere con argomentazioni a mio parere deboli e poco convincenti. Uno solo mi sembra il motivo ragionevole: 

Vero Spinge, quasi obbliga, le persone a vaccinarsi

Purtroppo trovo in questo provvedimento un errore concettuale:

Non vero La certificazione verde viene rilasciata sia a chi è, con discreta probabilità, sano perché ha fatto il tampone, sia a chi, sempre con discreta probabilità, è immune perché vaccinato. Il problema è che i primi potrebbero infettarsi ed i secondi potrebbero essere portatori asintomatici; sarebbe stata logica una diversificazione:

Entrambi i pass non sono punitivi, ma proteggono, per quanto possibile, la collettività dagli effetti del COVID-19 e lasciano libero l'individuo di scegliere:

Blu pass e yellow pass uniti dovrebbero ovviamente chiamarsi green pass, come ben sa chi gioca con i colori.

Conclusione: sono un No-GreenPass perché lo ritengo una misura insufficiente e pasticciata.

(nota 8) C'è da dire che, dopo i provvedimenti di fine dicembre 2021, il meccanismo del Green Pass "rafforzato" è a mio parere un pochino migliorato, andando nella giusta direzione di diventare un yellow pass. Purtroppo rimane ancora l'equivoco dei tamponi "rapidi", usati in modo assolutamente improprio come certificazione di non malattia o di guarigione (nota 12).

Non vaccinati

Una parte piccola, ma significativa, della popolazione è contraria (o impossibilitata) alla vaccinazione contro il COVID-19.

Per lungo tempo ho guardato con una certa benevolenza a queste persone che, spesso volontariamente e quasi eroicamente, mettono a rischio la loro vita. Per due motivi:

(nota 8) Ultimamente sto rivalutando questa mia opinione in quanto, con l'emergere di varianti che si diffondono molto rapidamente, esiste il rischio concreto di saturare le strutture ospedaliere, come già successo nelle ondate del 2020, togliendo a chi soffre di altre patologie la possibilità di curarsi. Per evitare questa minaccia all'intera società penso sia necessario attivare procedure di lockdown, anche duro, per tutti i non vaccinati o non guariti appena la pressione sugli ospedali raggiunge livelli superiori alla normalità. Più o meno per la stessa ragione per cui la scelta è tra usare il casco per andare in motocicletta oppure non andare in motocicletta (nota 13).

Conclusione: difendo la libertà per il singolo di vaccinarsi o meno; libertà che deve essere accompagnata dal divieto per chi non ha adeguate difese immunitarie di frequentare luoghi in cui è facile contrarre il COVID-19.

Razzolare male

(nota 8) Come spesso capita, troppe certezze non sono una buona cosa: alla fine il CoVid me lo sono beccato.

Nulla di grave: voce roca, qualche sintomo tipo leggero raffreddore e, una sola sera, febbrone a 37,2°C. Tampone negativo dopo cinque giorni, per quello che vale (nota 12).

Nel mio caso, con il rientro nelle classi come al solito numerose e con aule senza ricambio d'aria, è facile individuare il luogo dove mi sono infettato, non serve uno scienziato...

Probabilmente ho sottovalutato l'efficacia delle FFP2 che fino a qualche mese fa indossavo con regolarità, ma dall'inizio del nuovo anno scolastico ho smesso di usare. Non credo invece in un fallimento del vaccino, sia perché la mia terza dose oramai risale ad un anno fa, sia perché, ha raggiunto il suo obbiettivo di non farmi ammalare in modo grave (anche se questa variante forse non sarebbe stata problematica).

Note

  1. Molti degli esempio riguardano il mondo della scuola, l'ambiente in cui lavoro
  2. In realtà ricordo alcune situazioni in cui sono stato a piedi nudi in ambienti affollati, pubblici e chiusi: nella visita (turistica) delle moschee e nelle soste nei bar lungo il Cammino di Santiago
  3. Vero indica un motivo a mio parere reale e convincente, Non vero un motivo senza fondamento, spesso falso o fuorviante, Non so... un punto sul quale ho qualche dubbio, da approfondire
  4. L'aerosol è, in questo contesto, costituito dalle particelle in sospensione nell'aria con diametro dell'ordine del micron, emesse con la normale respirazione e troppo leggere per cadere a terra. Il droplet è invece costituito delle goccioline di saliva che cadono a terra dopo qualche tempo dall'espirazione a causa del loro peso
  5. Ovviamente dipende dalla zona in cui si vive. Io ho la fortuna di vivere in una zona temperata, le prime colline prealpine tra Monza e Lecco
  6. Per una sintesi semplice, ma rigorosa, penso sia utile la pagina sull'argomento nel sito ISPI - Istituto per gli Studi di Politica Internazionale
  7. La carta verde "rafforzata" trovo sia solo un piccolo passo, nella direzione giusta
  8. Il contenuto di questo paragrafo è stato profondamente modificato rispetto alla versione originale (The foolish and the dead alone never change their opinions - James Russell Lowell)
  9. Visto che le istituzioni non stanno provvedendo, mi sono procurato un misuratore portatile di CO2, uno strumento adatto per monitorare il ricambio dell'aria e quindi indirettamente la concentrazione di eventuali virus
  10. Piccola osservazione: studio scientifico non è sinonimo di opinione di uno scienziato, per quanto famoso ed esperto del campo.
  11. Non mi stupirei se dovesse saltar fuori che alcuni dei leader NoVax sono pagati da Big Pharma per indurre alcune persone a non vaccinarsi
  12. Purtroppo la sensibilità dei test rapidi è dell'ordine del 50-60%... Significa che metà degli infettati risultano negativi. Un po' migliore la specificità, oltre il 90%: significa che quasi tutti i positivi al tampone sono effettivamente stati davvero infettati
  13. Personalmente ho scelto da anni di non andare in motocicletta...


Data di creazione di questa pagina: agosto 2021
Ultima modifica: 6 ottobre 2022


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