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Cospirazioni → Tolomeo aveva ragione!
Complice l'ignoranza e le massicce iniezioni ideologiche degli ultimi
secoli, praticamente tutte le persone che si ritengono istruite sono
convinte che il modello geocentrico tolemaico sia un'interpretazione errata
della realtà; costoro pensano che questa falsità è stata smascherata dagli
scopritori del sistema eliocentrico quali Tycho
Brahe, Niccolò
Copernico,
Galileo Galilei e soprattutto
Giovanni Keplero.
Ma si sbagliano.
Ovviamente Tolomeo (nota 1) aveva ragione: il suo modello
cinematico che descrive la Terra ferma
al centro dell'universo con il Sole, i pianeti e le stelle in movimento
intorno ad essa è assolutamente corretto e non frutto della fantasia.
Infatti, con buona pace dei moderni complottisti, neppure nei secoli antichi
poteva essere spacciata per vera una teoria che chiunque, con un minimo di
capacità di osservazione e conoscenze, avrebbe potuto smentire. In effetti le osservazioni astronomiche
basate sul modello tolemaico sono estremamente
precise, capaci per esempio di prevedere con largo anticipo le eclissi e la
posizione degli astri.
In breve vi riporto la traccia che occorre seguire per comprendere perché
il modello tolemaico è corretto. Non
approfondisco, ma rimando alla lettura del testo di
Giovanni Schiaparelli (nota 4) da cui è tratto il
brano più sotto riportato.
- Innanzitutto la scelta del sistema di riferimento è sempre convenzionale:
per osservare il mondo intorno a noi è assolutamente lecito stare con i
piedi piantati per terra (come fece Tolomeo) oppure fare finta
di trasferirsi sul Sole oppure ancora fare finta di trovarsi al
centro della Via Lattea.
- Tolomeo (nota 1) osservando i movimenti celesti
vide che si sviluppano lungo percorsi perfettamente circolari. Per alcuni astri (il Sole, la Luna) la cosa è piuttosto intuitiva, per altri
decisamente meno a causa, per esempio, del movimento retrogrado o dell'orbita ellittica. La sua intuizione fu quella di descrivere il
moto apparentemente casuale come somma di movimenti perfettamente
circolari, inventando i concetti di deferente ed epiciclo.
- Nel corso dei secoli la quantità di epicicli crebbe a
dismisura per modellizzare correttamente le osservazioni sempre più
accurate. Questa crescente complessità è spesso citata ironicamente come
prova del fatto che il modello è errato. Ne nacque un modello
estremamente complesso ed in continua evoluzione, visivamente descritto da macchine come la grande
sfera armillare
di Antonio Santucci che riporto nella fotografia di apertura; essa
descrive accuratamente la realtà, pur avendo scandalosamente il
nostro pianeta al centro (nota 2)
- Nel 1822
Jean Baptiste Joseph Fourier pubblicò una teoria matematica secondo
la quale ogni funzione è scomponibile come somma di un adeguato numero di
sinusoidi. Tale teoria fu poco compresa all'epoca e ferocemente avversata da
mostri
sacri della matematica del calibro di
Laplace
e Lagrange.
In realtà la scomposizione in serie trigonometriche di una funzione è uno strumento
assolutamente elegante, base per comprendere, per esempio, i
moderni sistemi di comunicazione o la meccanica quantistica.
- [Spero di non offendere nessuno se faccio notare la coincidenza tra i cerchi perfetti
(nota 3) usati nella matematica greca basata sulla
geometria, e le funzioni trigonometriche usate nell'analisi matematica]
- Al momento attuale, per quanto di mia conoscenza, né il
modello eliocentrico né quello geocentrico sono abbastanza accurati per
descrivere il movimento della Terra. Una conseguenza pratica, ben nota a
chi si occupa di sistemi informatici, è per esempio la seccatura
dell'imprevedibile
secondo
intercalare.
La conclusione la lascio ad un grande astronomo italiano: "mostrare infine agli
astronomi ed ai geometri quale somma d’ingegnose combinazioni sta nascosta
in ciò che ad altri è sembrato ridicolo, o non degno di attenzione alcuna.
Noi vedremo messa per la prima volta in chiaro la natura di quella elegante
epicicloide sferica detta da Eudosso ippopeda, che è il cardine fondamentale
di tutto il suo sistema. Investigheremo entro quali limiti di esattezza le
ipotesi eudossiane potevano adattarsi a rappresentare le osservazioni; e da
questo studio ricaveremo qualche luce (sebbene non tanta, quanta si potrebbe
desiderare) per conoscere la natura delle riforme, che Gallippo e Polemarco
v’introdussero posteriormente. E comprenderemo ancora la necessità e la
ragione di quella grande moltiplicità di sfere, che a torto fu rimproverata
da chi non ne intendeva l’ufficio; e che parve cosa degna di riso e di
compassione alla nostra epoca, la quale, senza saperlo, nelle teorie
planetarie fa uso degli epicicli a decine e a centinaja, nascondendoli sotto
il titolo di termini periodici di serie infinite". Scritti sulla storia della astronomia antica,
Volume 2,
Giovanni Schiaparelli (nota 4).
Un consiglio: meglio evitare di dileggiare Tolomeo solo
perché non avete ben compreso l'analisi armonica (o neppure sapete cosa
è...).
Note
- In questa pagina cito solo il pensatore geocentrista più noto, ma la realtà storica è molto più articolata; forse l'inizio può
essere posto nelle intuizioni di
Eudosso di Cnido, ma il sistema fu continuamente affinato per secoli.
- Il fatto che la Terra sia sferica è, in un certo senso, una
conseguenza del geocentrismo...
- Mi ha sempre incuriosito il fatto che questa intuizione matematica
sia spesso classificata un'idea puramente filosofica e non
come il frutto di un ragionamento confermato dall'esperienza...
- Noto ai più perché a lui hanno dedicato alcuni crateri e catene
montuose su Marte, sulla Luna e su Mercurio nonché una sonda interplanetaria.
Ed anche la citazione in un
film
di Ridley Scott;
della mie parti è più conosciuto perché ha vissuto parte della sua
vita in una villa a poche centinaia di metri dalla mia scuola e da casa
mia. Per saperne di più:
Giovanni Schiaparelli
Data di creazione di questa pagina: giugno 2020
Ultima modifica: 4 maggio 2023