Valutare la qualità della trasmissione

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Nel mondo reale non sempre un segnale trasmesso è interpretato correttamente dal ricevitore a causa dei disturbi, delle distorsioni e della imprecisione dei componenti, aspetti inevitabilmente sempre presenti.

Una valutazione complessiva del sistema di trasmissione deve tener conto di tutti i componenti e della loro interazione:

Tralascio intenzionalmente le tecniche meno "elettroniche" quali la rilevazione degli errori attraverso CRC e le richieste di ri-trasmissione delle informazioni errate piuttosto che la scelta di protocolli capaci di correggere gli errori (FEC).

In genere viene usata come unità di misura il BER (tasso di errori di trasmissione, riferito al singolo bit, spesso espresso in percentuale). Esistono appositi strumenti di misura che inviano al trasmettitore stringhe semi-casuali ed effettuano il conteggio degli errori commessi dal ricevitore; non è ovviamente difficile, anche per l'hobbista, realizzare un simile dispositivo utilizzando, per esempio, un personal computer sia come sorgente di dati casuali che come "controllore" della ricezione.

L'eye pattern

Una valutazione semi-qualitativa più specifica della sola sezione di trasmissione differenziale può essere fatta osservando con un oscilloscopio il cosiddetto eye pattern (diagramma ad occhio). Il nome deriva dal fatto che, con un po' di fantasia, si intravede la forma di un occhio la cui apertura è indice della facilità con cui è possibile individuare correttamente il livello logico e quindi, in definitiva, la qualità della trasmissione.

Per utilizzarlo è necessario un trasmettitore che invia dati in modo casuale o comunque abbastanza variabile ed un oscilloscopio con ingresso differenziale. Occorre impostare il trigger dell'oscilloscopio coincidente con il clock (se presente) oppure con la soglia di discriminazione tra 0 e 1; la base dei tempi deve essere impostata sulla durata di due o tre bit.

Sullo schermo dell'oscilloscopio deve apparire un'immagine qualitativamente simile alla seguente, relativa a due segnali: la qualità è molto buona per il primo segnale, solo buona per il secondo.

Diagramma ad occhio

 

Le interfacce RS422 ed RS485: indice

  1. Tipologie di segnali digitali
  2. Lo standard RS422
  3. Lo standard RS485
  4. Adattamento di impedenza
  5. Valutare la qualità della trasmissione
  6. La polarizzazione
  7. La protezione
  8. La selezione dei cavi
  9. La conversione da RS232 a RS422 e RS485
  10. Cenni ai protocolli di trasmissione
  11. Dispositivi integrati e risorse in rete
  12. Appendice: caratteristiche elettriche

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