Arduino IDE 1.x

ESP32

Per utilizzare ESP32 con l'IDE 1.x di Arduino è necessario installare, oltre all'ambiente di sviluppo standard, il compilare e le librerie specifiche (nota 1). Esse sono distribuite direttamente da Espressif, produttore del chip ESP32 e disponibili su GitHub.

Quanto descritto è stato fatto con la schedina che vedete nella fotografia di apertura (scheda sconosciuta con VID = 10C4 e PID = EA60), ampiamente disponibile al costo di pochi euro.

La procedura è stata testata solo su Debian Bullseye, ma dovrebbe funzionare anche con sistemi operativi più esotici.

Innanzitutto è necessario scaricare le informazioni corrette per il  "Gestore schede" ed installare il codice: File → Impostazione → URL aggiuntive, specificando https://raw.githubusercontent.com/espressif/arduino-esp32/gh-pages/package_esp32_index.json (nota 2)

URL del file json con l'elenco dei moduli

Occorre quindi installare il software necessario: Strumenti → Scheda → Gestore Scheda e selezionare ESP32:

Codice del compilatore e annessi e connessi

Prima di procedere potrebbe essere necessario effettuare alcune configurazioni manuali:

Occorre infine selezionare la scheda. Quella indicata nell'immagine seguente è in genere adatta per tutte le schede simile a quella della fotografia di apertura, senza marca e/o non meglio definita tra le altre voci:

Scelta della scheda

Il codice sguente è assolutamente standard e comprensibile anche per il principiante assoluto di Arduino:

const byte LED_BUILTIN = 2;

void setup() {
   pinMode(LED_BUILTIN, OUTPUT);
}

void loop() {
   digitalWrite(LED_BUILTIN, HIGH);
   delay(500);
   digitalWrite(LED_BUILTIN, LOW);
   delay(500);
}

Compilazione e programmazione si fanno con le medesime procedure di Arduino.

Due consigli:

Note

  1. Quando mostrato nelle immagini è relativo alla versione 1.8.19 di Arduino IDE, corrente nel momento della prima stesura di questa pagina. Non ci sono comunque cambiamenti con Arduino IDE 2.0
  2. Se sono presenti altre URL occorre separarle con una virgola oppure cliccare sull'icona subito alla destra ed inserire una scheda per ciascun URL
  3. Consiglio di installare l'ultima versione dell'IDE, direttamente dal sito ufficiale, e non quella presente nel repository Debian

 

Pagina creata nel novembre 2021
Ultima modifica: 1 ottobre 2022


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