Installare Raspberry Pi OS

Installare Raspbian

Attenzione! Una parte del contenuto è obsoleto Attenzione!

Come qualunque computer, Raspberry Pi necessita per funzionare di un sistema operativo. Se siamo interessati ad usare Raspberry Pi OS, in precedenza noto come Raspbian, sono disponibili diverse strade:

Tutti i file necessari sono disponibili sul sito ufficiale: https://www.raspberrypi.org/downloads, come anche le indicazioni dettagliate, che si consiglia di leggere.

Sul sito ufficiale trovate anche le immagini per sistemi operativi dedicati alla realizzazione di mediacenter (OpenELEC, OSMC) oppure sistemi stravaganti, come RISC OS oppure Windows 10 IoT core (quest'ultimo solo se avete Raspberry Pi 2 o 3).

Un consiglio: utilizzate una (micro) SD veloce oppure un SSD USB

Installazione

Le procedure di seguito descritte sono relative alla versione ufficiale di Raspberry Pi OS Buster disponibile dal luglio 2019, ma non dovrebbero esserci differenze significative con altre versioni.

Installare con Raspberry Pi Imager

A differenza di quanto scritto sul sito ufficiale NON consiglio questo metodo, meglio installare direttamente l'immagine.

Installare con NOOBS

Attenzione! Questo paragrafo è obsoleto.

A differenza di quanto era scritto sul sito ufficiale NON consiglio questo metodo, meglio installare direttamente l'immagine.

Questo meccanismo è pensato per rendere semplice l'installazione di Raspbian; ha il difetto di essere piuttosto lento. Occorre disporre di una scheda (micro) SD di almeno 4 GB e del relativo lettore per PC, di un monitor HDMI, di una tastiera e un mouse USB. Per l'aggiornamento e l'accesso remoto potrebbe servire una connessione ethernet. Qui la descrizione estesa: https://www.raspberrypi.org/help/noobs-setup. (nota 1)

La procedura è la seguente:

Installare direttamente l'immagine

Personalmente è la strada che preferisco, per diverse ragioni:

Qui sotto il procedimento semplificato. Per la descrizione estesa il riferimento è al sito ufficiale: www.raspberrypi.org/software/operating-systems

  1. Scaricare l'immagine di Raspberry Pi OS, in una delle versioni con with desktop oppure Lite
  2. Estrarre l'unico file .img contenuto nel file compresso
  3. Inserire la SD oppure il disco USB in un lettore collegato ad un PC.
    • [Se avete installato una distribuzione Linux decente con Gnome] Fate doppio click sul file .img, selezionare la scheda SD e premere invio. Per questa operazione occorre conoscere la password di root oppure essere membri del gruppo sudo. Il tempo impiegato è di 2-3 minuti (per la versione Lite), in funzione della velocità della SD. (Attenzione! nota 2)
    • [Se avete installato una generica distribuzione Linux] Questa procedura dovrebbe funzionare senza troppe modifiche anche con MAC OS (non testato).
      • Individuare il nome della scheda SD inserita, qualcosa del tipo /dev/mmcblk0, per esempio con uno dei tre comandi iostat oppure df oppure ls:
        vv@vv-15rse:~$ df -h
        [...]
        /dev/mmcblk0p5 30M 398K 28M 2% /media/vv/SETTINGS
        /dev/mmcblk0p7 6,0G 3,3G 2,5G 58% /media/vv/root

        vv@vv-15rse:~$ iostat
        Linux 3.16.0-4-amd64 (vv-15rse) 05/01/2016 _x86_64_ (8 CPU)
        [...]
        sda 21,50 349,45 348,96 1648760 1646437
        mmcblk0 0,82 3,00 301,91 14174 1424430

        vv@vv-15rse:~$ ls -l /dev/mm*
        brw-rw---- 1 root disk 179, 0 gen 5 08:31 /dev/mmcblk0
        brw-rw---- 1 root disk 179, 1 gen 5 08:31 /dev/mmcblk0p1
        [...]

        Attenzione al fatto che serve il nome del dispositivo, non della partizione: in pratica occorre togliere la parte finale del nome (nell'esempio: /dev/mmcblk0, non /dev/mmcblk0p1)
      • Come utente root, copiare l'immagine sulla SD, operazione che richiede 2-3 minuti per la versione Lite, qualcosa più del doppio per quella con GUI. (Attenzione! nota 2):
        root@vv-15rse:~# dd bs=4M if=2016-05-27-raspbian-jessie-lite.img of=/dev/mmcblk0
        root@vv-15rse:~# sync
    • [Se avete installato Windows in una qualunque versione] Per Windows è necessario scaricare ed installare software aggiuntivo, come descritto sul sito ufficiale (non testato).
  4. Se volete attivare il server ssh al boot, occorre creare nella partizione /boot della SD un file vuoto e senza estensione di nome ssh:
    vv@vv-i7-buster:~$ touch /media/IL_TUO_USERNAME/boot/ssh
    Qui i dettagli.
  5. Attenzione! Questo paragrafo è obsoleto. Se volete attivare la scheda WiFi (ovviamente se fisicamente presente...) fin dal primo boot, occorre creare, sempre nella partizione boot della SD, il file:

vv@vv-i7-buster:~$ nano /media/IL_TUO_USERNAME/boot/wpa_supplicant.conf

ctrl_interface=DIR=/var/run/wpa_supplicant GROUP=netdev
update_config=1
country=IT

network={
  ssid="xyz"
  psk="XYZ"
}

  1. Se siete interessati a qualche altra modifica, potete montare la partizione root della SD e modificare i file relativi (come root) oppure leggere la pagina https://www.raspberrypi.org/documentation/configuration/config-txt
  2. Inserite la scheda SD nel Raspberry Pi. Al boot il sistema è già disponibile.

Dischi USB

A partire da Raspberry PI 4 (nota 6) è possibile installare il sistema operativo anche su un disco USB, meccanico o SSD.

Due i vantaggi:

Gli svantaggi sono evidenti: costo ed ingombro...

La procedura è identica a quanto appena descritto, basta scrivere l'immagine sul disco USB e collegarlo al RPi senza usare alcuna micro SD.

Due aspetti da tenere presenti:

pi@rpi-vv:~ $ sudo apt update
pi@rpi-vv:~ $ sudo apt upgrade
pi@rpi-vv:~ $ sudo reboot

Disattivare UAS

UAS permette un significativo aumento di prestazioni del disco, ma a volta causa problemi importanti con RPi. I due tipici sintomi sono:

Questi problemi spariscono collegando lo stesso disco ad una porta USB2, pagando ovviamente in perdita di prestazioni, anche di un fattore 10 usando un SSD.

Una soluzione parziale consiste nel disattivare selettivamente UAS per i dispositivi non compatibili, scrivendo il quirk adatto.

Io possiedo per esempio in adattatore USB3-SATA JMicron non compatibile:

pi@raspberrypi:~ $ lsusb
Bus 002 Device 002: ID 152d:0562 JMicron Technology Corp. / JMicron USA Technology Corp.
Bus 002 Device 001: ID 1d6b:0003 Linux Foundation 3.0 root hub
Bus 001 Device 002: ID 2109:3431 VIA Labs, Inc. Hub
Bus 001 Device 001: ID 1d6b:0002 Linux Foundation 2.0 root hub

Per disattivare UAS occorre modificare il file cmdline.txt aggiungendo quanto di seguito evidenziato, ovviamente da adattare alla proprio configurazione, e riavviare:

pi@raspberrypi:~ $ sudo nano /boot/cmdline.txt
usb-storage.quirks=152d:0562:u console=tty1 roo...

pi@raspberrypi:~ $ sudo reboot

pi@raspberrypi:~ $ sudo cat /var/log/messages | grep UAS
usb 2-1: UAS is blacklisted for this device, using usb-storage instead

Il calo di prestazioni, nel caso di SSD, è significativo. Ecco il "prima" ed il "dopo"

pi@raspberrypi:~ $ sudo hdparm -tv /dev/sda2
[...]
Timing buffered disk reads: 1136 MB in 3.00 seconds = 378.06 MB/sec

pi@raspberrypi:~ $ sudo hdparm -tv /dev/sda2
[...]
Timing buffered disk reads: 878 MB in 3.00 seconds = 292.35 MB/sec

Configurazione

L'unico utente presente dopo l'installazione è pi, con password raspberry. Per chi ama linux classico: non è utilizzabile l'utente root e occorre usare sudo (oppure impostare la password di root).

Prima configurazione

La configurazione di Raspberry può essere fatta con gli ordinari strumenti Linux, ma è particolarmente comodo l'uso dello strumento Raspberry Pi Configuration, disponibile sia con interfaccia grafica (GUI) che testuale (CLI):

Tra le opzioni che è bene impostare fin da subito, cercandole tra le molte disponibili anche nella sezione Advanced (nota 3):

Dopo le modifiche serve un reboot:

pi@rpi-vv:~ $ sudo reboot

Tutte le operazioni sono effettuabili anche in remoto, utilizzando un normale PC ed un client SSH. Questo permette di usare una macchina veloce e non sacrificare un monitor all'uso esclusivo del Raspberry Pi. Qui alcuni consigli.

Aggiornamento

Come qualunque sistema operativo, anche Raspbian deve essere regolarmente aggiornato (nota 4). Consiglio di utilizzare gli strumenti testuali (anche se sono disponibili quelli grafici):

pi@rpi-vv:~ $ sudo apt update
pi@rpi-vv:~ $ sudo apt upgrade

Se la vostra rete si collega ad internet tramite un server proxy, è necessario creare un file contenente una sola riga:

pi@rpi-vv:~ $ sudo nano /etc/apt/apt.conf.d/30proxy

Acquire::http::Proxy "http://YOURPROXY.YOURDOMAIN:3128";

Alcuni pacchetti da installare e configurazioni manuali

Per prevenire alcuni noiosi messaggi all'avvio di applicazioni grafiche da remoto (Gtk-Message: Failed to load module "canberra-gtk-module") è possibile installare la relativa libreria:

pi@rpi-vv:~ $ sudo aptitude install libcanberra-gtk-module

Io mi trovo bene aggiungendo (o togliendo i # presenti) alcuni alias:

pi@rpi-vv:~ $ nano ~/.bashrc

alias ll='ls -l'
alias la='ls -A'
alias l='ls -CF'
alias rm='rm -i'
alias cp='cp -i'
alias mv='mv -i'

vv@vv-15rse-2:~$ source ~/.bashrc

Note

  1. Se la vostra rete utilizza un proxy server per l'accesso a internet, usando NOOBS è necessario non collegare il cavo di rete durante l'installazione, pena in blocco non recuperabile della procedura
  2. Attenzione! Questa operazione è distruttiva per tutto il contenuti della SD. E se sbagliate ad indicare il device, rischiate di cancellare il vostro intero disco fisso
  3. Ovviamente sono tutte o quasi opzioni modificabili anche in un secondo momento, perlomeno quelle indicate come opzionali
  4. L'operazione potrebbe essere molto lunga, soprattutto se avete una SD non particolarmente veloce oppure è molto tempo che non viene fatto un aggiornamento
  5. Alcune versioni di Raspbian Buster non sono compatibili con le SD da 2 GB e richiedono come minimo supporti da 4 GB
  6. L'uso di un disco USB è possibile, con alcuni vincoli, anche con alcune delle versioni precedenti, ma non ho esperienze dirette

Pagina creata nel gennaio 2016
Ultima modifica di questa pagina: 19 dicembre 2020



Pagina principaleAccessibilitàNote legaliPosta elettronicaXHTML 1.0 StrictCSS 3

Vai in cima