Misurare la Terra

Eratostene di Cirene -  Abu Rayhan al-Biruni

Ovviamente conoscere la forma della Terra è poco o nulla utile a fini pratici: occorre conoscere la sua dimensione! Nell'ipotesi di sfericità, i due pensatori disegnati in apertura hanno ottenuto risultati interessanti nell'antichità.

L'ombra proiettata dal sole

La prima strada per misurare il raggio della Terra è quella seguita per esempio da Eratostene di Cirene, antico pensatore del mondo greco. L'idea è quella di misurare la lunghezza dell'ombra proiettata a terra da un paletto verticale in luoghi diversi, nello stesso momento. Se i raggi del Sole sono paralleli, attraverso qualche passaggio trigonometrico, è relativamente semplice risalire al raggio della Terra. Il procedimento dettagliato (nota 1) lo trovate facilmente in Rete, ma qua sopra, a sinistra, metto lo schema di principio.

Tale procedimento è spesso citato dalla propaganda globulista come dimostrazione della sfericità della Terra...

Meno noto è il fatto che lo Zhoubi Suanjing, antico testo di matematica cinese, parte dalla misura delle stesse ombre per calcolare la distanza Terra-Sole, dando per scontata l'ipotesi che la Terra sia piatta. Lo schema lo trovate riportato a destra nella figura qua sopra.

Tale procedimento è spesso citato dalla propaganda terrapiattisti come dimostrazione della Terra piatta...

In realtà entrambe le spiegazioni sono incomplete: assumono come dati informazioni che invece andrebbero dimostrate.

Quindi questi esperimenti non dimostrano nulla!

Altezza delle montagne

La propaganda globulista cerca di dimostrare la sfericità della Terra osservando come le montagne o le isole sembrano apparire all'orizzonte a partire dalla punta mano a mano che ci si avvicina. Tale ragionamento insieme a tecniche trigonometriche per la misura a distanza dell'altezza di edifici e montagne fu adottato per esempio da Abu Rayhan al-Biruni, studioso iraniano dell'anno mille, per stimare il raggio della Terra.

La propaganda terrapiattista demolisce tale spiegazione mostrando come, in condizioni di buona visibilità, si possono scorgere isole ed alture che dovrebbero essere invece nascoste dalla curvatura terrestre.

In realtà entrambe le spiegazioni sono errate: la luce nell'atmosfera infatti non si propaga lungo una retta, ma percorre una curva a causa della rifrazione per il variare della densità dell'aria con l'altitudine e le condizioni ambientali. Per esempio chi si occupa di comunicazioni (il mio campo...) sa che le onde radio superano l'orizzonte convenzionale. In molti casi è utile ipotizzare il raggio terrestre pari a 8 500 km; a volte un po' minore; a volte un po' maggiore; a volte il segnale radio si propaga parallelamente alla superficie terrestre, che quindi sembra effettivamente "piatta". In casi molto particolari la curvatura apparente ha la concavità addirittura verso l'alto.

Quindi queste osservazioni non dimostrano nulla!

La conclusione

Quanto vale il raggio terrestre?

La sfida rivolta a chi si professa globulista: dimostratelo ad un terrapiattista! Ovviamente con gli stessi fatti e ragionamenti noti agli antichi...

Note

  1. In realtà si tratta di ipotesi: il procedimento effettivamente usato è andato perso


Data di creazione di questa pagina: giugno 2020
Ultima modifica: 21 giugno 2020


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