Tutti noi abbiamo appreso nei primi anni scolastici il modello eliocentrico del Sistema Solare:
Il disegno in apertura penso descriva bene tale scenario. Peccato che sia solo una descrizione parziale ed anche un poco distorta.
Voglio soffermarmi su quest'ultimo aspetto, interessante perché penso che tanti non si siano mai neppure posto il problema.
Ovviamente la strada maestra per affrontare il problema è scrivere le equazioni che mantengono il sistema in equilibrio e verificare così che non esistono soluzioni se entrambi i corpi non sono in movimento (nota 1). Roba da Nerd e francamente un po' noiosa...
La via più semplice per rendersene conto è quella seguita da numerosi filosofi della Grecia antica (nota 2), osservando semplicemente la realtà: il fromboliere, per far ruotare la sua arma, non può rimanere immobile, ma deve compiere con la mano una sorta di cerchio (nota 3). Si noti come tale semplice analogia sembri illustrare anche il concetto di forza centrifuga e di attrazione gravitazionale: ai greci forse la cosa sembrava evidente.
In realtà nei libri scolastici è presentato chiaramente questo fenomeno, ma stranamente sembra confinato nell'ambito delle stelle binarie: esse non ruotano una intorno all'altra, ma entrambe compiono in tragitto più o meno circolare intorno al centro di massa del sistema (nota 4). Qui sotto una rappresentazione esemplificativa; il centro di massa è la croce rossa al centro.
Non capisco perché un concetto tanto semplice non viene applicato anche al sistema Terra-Sole. Ovviamente non tanto in termini quantitativi, quanto da un punto di vista descrittivo.
Per concludere, un briciolo di polemica. La frase attribuita da Giuseppe Baretti a Galileo Galilei "E pur si muove!" in genere viene interpretata ponendo come soggetto sottinteso la Terra. Potrebbe però avere come soggetto anche il Sole, rimanendo perfettamente corretta. La perfezione, ovviamente: "E pur si muovono!"
Data di creazione di questa pagina: giugno 2020
Ultima modifica: 23 giugno 2020