Non sempre il canone TV è dovuto

Le scuse della RAI

Come premessa voglio chiarire che penso sia dovere civico pagare tutte le tasse e le imposte, senza se e senza ma. Anche il canone RAI, quindi. Di conseguenza mi irritano profondamente i tanti sotterfugi che stanno tra elusione ed evasione vera e propria, letti su giornali e internet oppure ascoltati al bar (nota 1).

Ma non sempre il canone è dovuto! La normativa è chiarissima: chiunque possiede un "apparecchio atto o adattabile alla ricezione delle radioaudizioni" deve pagare il canone RAI. La cosa è ben specificato nei Chiarimenti applicazione RDL n. 246/1938 – Canone abbonamento Rai, del 22 febbraio 2012. Nel documento sono presenti alcuni concetti chiave:

Non sono quindi soggetti al pagamento del canone i PC: i monitor senza sintonizzatori, i telefonini "normali", le videocamere di sorveglianza. E, per il solo uso familiare, neppure le radio.

Possiedo un paio di PC portatili, un monitor, un server casalingo, un telefonino, qualche Raspberry Pi, un navigatore GPS, un oscilloscopio, un videocitofono. Tutto esente da canone, quindi. Personalmente sono infatti almeno 15 anni che non guardo la TV e quindi non ho mai minimamente pensato di acquistare questo antiquato elettrodomestico (nota 2).

Purtroppo a volte la RAI ignora la legge ed invia ad ignari cittadini il sollecito di pagamento. A me lo ha mandato più volte.

[Aggiornamento] C'è stato cambiamento. Il "nuovo canone" è ora inserito nella bolletta elettrica. Mi sembra una gran stupidata, benché abbia vantaggio di combattere un po' di evasione dei pezzenti del canone! Io comunque continuo a non pagare...

Note

  1.  Ritengo però che, per avvicinarsi al concetto di giustizia, occorrerebbe abolire il canone e inserire i costi del solo servizio pubblico nella tassazione generale, all'interno dell'IRPEF
  2. Senza contare i tanti effetti negativi sui consumi energetici, sulla salute mentale delle persone intellettualmente meno dotate, sulla crisi demografica

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